Metti una sera di febbraio in cui invii la solita dozzina di curriculum.
Metti che la mattina dopo ti svegli la telefonata della segretaria di una delle aziende a cui hai inviato la tua candidatura che ti informa che sei stata selezionata per un colloquio, a Firenze.
Ti butta lì due parole: «comunicazione e marketing». Le cogli e dici «ok!». Fissi l’appuntamento per l’indomani ma prima di riattaccare le chiedi conferma: «Si tratta di un’azienda di comunicazione, vero?» La conferma è vaga, ma immediata. Ti convince.
Ti alzi in tutta fretta. Cerchi prima di tutto il treno. Sei lì, lì per prenotarlo ma poi pensi: «Aspè! Fammi dare prima un’occhiata all’azienda. Così, per scrupolo». Continua a leggere