Dal mio ultimo viaggio in Italia mi sto ancora riprendendo. Mi sono scontrata di nuovo con la realtà e stavolta è stata più dura di sempre, forse perché mai quanto oggi sono determinata a rientrare.
La settimana scorsa sono andata a Roma per partecipare al famoso concorsone di cui ho parlato in questi due post “il concorso pubblico” e “la preselezione”. Non la tiro troppo per le lunghe: non ho superato la fase preselettiva, ma poco importa in effetti, perchè per superarla avrei dovuto imparare a memoria una montagna di “informazioni” e di notizie di attualità che riguardavano presentatori di programmi televisivi, il numero di edizione del grande fratello a cui ha partecipato Pietro Taricone e quali ha presentato la Marcuzzi e poi una serie di quiz di logica, informatica, inglese e cultura generale.
Se anche avessi passato questa prima fase, mi avrebbero atteso degli arrovellamenti di stomaco che ringrazio di non dover affrontare.
Spiego perché.
Il concorso farsa